Verifica impianti elettrici: le tempistiche da rispettare

Tra le operazioni più importanti da svolgere periodicamente, vi è quella della verifica degli impianti elettrici. Questi ultimi infatti necessitano di regolare manutenzione, così da garantirne il corretto funzionamento. Gli impianti elettrici infatti vengono spesso trascurati in termini di controllo, sebbene la loro sicurezza sia fondamentale per evitare rischi, criticità e pericolose conseguenze. La legge, con il DM 37/08, impone il rispetto della cadenzata verifica degli impianti, il cui ammontare è a carico dei proprietari o amministratori responsabili.

La verifica impianti elettrici consiste in una serie di operazioni che accertano il corretto funzionamento dell’impianto stesso. Il tecnico che effettua il controllo si accerta che tutti i componenti siano a norma, rilasciando poi un certificato di conformità, il tutto nel rispetto delle norme di sicurezza secondo il CEI 64-8/6. In particolare viene controllata la documentazione dell’impianto, viene effettuato un accurato esame a vista e vengono eseguite prove strumentali per certificare il corretto funzionamento degli interruttori salvavita, così come la resistenza all’isolamento.

Dopo ogni verifica, viene compilato un registro sul quale viene annotato lo stato di salute periodico dell’impianto, così da poter accedere allo storico in caso di necessità.

Quando eseguire la verifica degli impianti elettrici 

A seconda della tipologia di locale, la verifica va effettuata di prassi ogni 5 anni, a meno che il locale in questione non sia uno studio medico o un luogo a maggior rischio di incendio, come ad esempio un cantiere. In questo caso la verifica va effettuata ogni 2 anni. Vengono anche previste verifiche ulteriori in caso di problemi riscontrati durante le diverse manutenzioni periodiche.

Chi esegue la manutenzione? 

Le verifiche periodiche possono essere eseguite esclusivamente dagli Organismi abilitati dal Ministero dello Sviluppo Economico, da operatori ASL e Arpa. Il datore di lavoro per omologare un impianto elettrico deve interpellare un tecnico dell’organismo abilitato, a nessun altro è concessa l’autorizzazione, come riportato nel DPR 462.

Perché eseguire la verifica periodica? 

Controllare periodicamente gli impianti elettrici, oltre ad essere obbligatorio per legge, è fondamentale per ridurre al minimo o azzerare qualsiasi tipo di rischio come incendi e incidenti vari. È importante avere un impianto elettrico certificato e costantemente controllato, così da non incorrere in spiacevoli conseguenze.

Differenza tra verifiche iniziali e periodiche

Le verifiche si dividono in due tipologie.  Le verifiche iniziali hanno la funzione di rilasciare una prima dichiarazione di conformità dell’impianto. In questo momento il tecnico professionista si accerta che non vi siano difetti o guasti. La legge 46/90 asserisce che senza la verifica iniziale, non vi può essere nessuna tutela in caso di sinistro.

Le verifiche periodiche servono invece a confermare di volta in volta la condizione dell’impianto e a ripararlo in caso di deterioramento così da garantirne la costante sicurezza. Queste verifiche prevedono un rapporto finale dove sono indicate le eventuali parti da revisionare e dove viene riportato lo stato attuale dell’impianto.

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