L’inquinamento indoor: cos’è e come difendersi

L’inquinamento indoor, un nemico invisibile

Non sempre ci si sofferma a pensare che non esiste solo l‘inquinamento atmosferico nelle aree aperte, ma che negli ambienti chiusi, di qualsiasi genere, l’inquinamento potrebbe avere livelli piuttosto alti. Ci sono diverse modalità per migliorare la qualità dell’aria negli ambienti chiusi, siano essi di origine domestica, o di aree dove la collettività è presente in numero esponenziale.
Parliamo quindi di supermercati, uffici, cinema e tutti quei luoghi dove si socializza con permanenze anche superiori all’ora.

Quanti si chiedono, entrando in un luogo, qual è la qualità dell’aria che stanno respirando? Si tratta di un numero veramente esiguo di persone. Ma in realtà questa domanda, si dovrebbe porre ogni volta che si frequentano luoghi con grandi affluenze di persone.

La qualità dell’aria indoor

I valori che determinano la qualità dell’aria negli ambienti chiusi sono due, il primo affronta la quantità di particelle solide o liquide presenti, il secondo misura la qualità del mantenimento delle condizioni di totale comfort respiratori.

Per quanto attiene le particelle solide o liquide, si deve fare attenzione ad esempio, ai batteri di origine animale o vegetale, come ad esempio i pollini o le spore, meglio conosciute come muffe; sempre in questa categoria si annoverano i gas, come l’ossido di carbonio o gli ossidi di azoto, ma soprattutto l’anidride carbonica, presente in grosse quantità nei locali superaffollati.

Analizzando invece il secondo fattore che determina la qualità dell’aria, si farà particolare attenzione ai sistemi di climatizzazione, per i quali magari si mal posizionano i vari apparecchi di condizionamento, creando notevoli fastidi alle persone; anche ambienti con forti dispersioni di calore, mal isolati o con alti livelli di umidità, sono fattori che minano fortemente la qualità dell’aria indoor.

Come migliorare la qualità dell’aria indoor

Migliorare la qualità dell’aria negli ambienti chiusi, si può e si deve. Uno dei primi atti, indispensabili a garantire il miglioramento dell’aria, è la continua e attenta manutenzione di tutti gli impianti di aerazione, con particolare riguardo ai filtri e ai condotti. Passo inoltre importante è quello che riguarda la verifica e successivo aggiustamento dei livelli di umidità, e delle temperature all’interno degli ambienti, assicurandosi che siano in linea con gli standard consigliati dai tecnici.

Sul mercato esistono una gamma completa di macchine specificatamente costruite per essere utilizzate in abbinamento con gli impianti radianti, per il rinnovo dell’aria. Le unità ventilanti a recupero di calore aria-aria sono progettate per massimizzare la ventilazione degli ambienti residenziali e commerciali espellendo l’aria viziata dall’interno del locale e rimuovendo con essa umidità, odori, polveri e batteri. L’aria viziata è quindi sostituita con aria nuova filtrata prelevata dall’esterno. Sia l’aria esterna che quella interna si incrociano nella batteria di scambio termico dove avviene un interscambio di calore ed umidità.

E’ sempre consigliabile, per non incorrere in nessuno degli errori tipici di un’areazione errata e poco salutare degli ambienti, rivolgersi a tecnici specializzati che, grazie ai loro strumenti, non solo possono verificare la qualità dell’aria, ma possono intervenire per migliorarla e tenerla costantemente ai livelli ottimali.

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