Impianti elettrici nelle strutture sanitarie: tutte le informazioni

Gli impianti elettrici sono una delle parti fondamentali per l’efficienza delle strutture sanitarie, per questo è necessario che vengano progettati con criterio e secondo la normativa CEI 64-8/7 sez. 710, che li regola. Questa prevede che gli impianti elettrici nei locali medici: ospedali, cliniche, ambulatori, locali di pronto soccorso, cliniche private, studi medici, studi dentistici, locali medici nei luoghi di lavoro, locali medici nelle case di cura per anziani, locali a uso estetico, cliniche e ambulatori veterinari, siano il risultato di un progetto esecutivo da parte di un professionista, iscritto a un Albo Professionale. Vediamo nel dettaglio le informazioni sugli impianti elettrici delle strutture sanitarie.

La classificazione dei locali medici

Per prima cosa è necessario fare una precisazione: in base ai trattamenti medici effettuati all’interno del locale, il responsabile sanitario della struttura stabilisce a quale gruppo delle tre tipologie, appartiene:

1 Locali medici di gruppo 0: in cui non sono impiegati elettromedicali con sezioni applicate al paziente. Come nel caso degli studi medici generali. Per questo tipo di locali è necessario applicare le normali prescrizioni impiantistiche, con l’obbligo di realizzare un progetto secondo il DM 37/08. In questi casi nell’ipotesi di un guasto elettrico la vita del paziente non è a rischio.

2 Locali medici di gruppo 1: in questi locali parti o sezioni di apparecchi elettromedicali vengono applicati, internamente o esternamente, al paziente. Questi locali comprendono le sale per l’elettrocardiogramma, endoscopie, elettro isterografie, radiologia, urologia e ambulatori medici in cui vengono impiegati macchinari sul paziente.

3 Locali medici di gruppo 2: parti degli apparecchi elettromedicali vengono utilizzati negli interventi intracardiaci o nelle operazioni chirurgiche e anestesia, gli ambulatori chirurgici e le sale per le ingessature chirurgiche, le sale per la preparazione e il risveglio del paziente. E seguono le stesse prescrizioni del gruppo 1, ovvero quelle necessarie per garantire l’esercizio in sicurezza dell’impianto elettrico.

Quali sono le principali caratteristiche degli impianti elettrici

Per i locali del gruppo 1 e 2 le regole imposte sono più restrittive e la ragione è da ricercare nell’esposizione a possibili pericoli che il paziente si trova a vivere nel periodo di degenza.

Tra le caratteristiche indispensabili degli impianti elettrici troviamo: il collegamento equipotenziale supplementare che comprende le masse accessibili di componenti fissi e le masse estranee; il nodo equipotenziale che interessa i locali medici di gruppo 1 e 2. Inoltre ad esso devono essere collegate specifiche parti se si trovano o possono entrare nella zona paziente: masse e masse estranee, le schermature metalliche contro le interferenze elettromagnetiche, le griglie conduttrici nel pavimento, lo schermo metallico del trasformatore di isolamento.

Zona paziente: cos’è e le sue caratteristiche

È costituita dalle varie aree che il paziente può raggiungere in autonomia o per intervento del personale medico o paramedico mentre è in contatto con le sezioni elettromedicali alimentate da energia elettrica. In questi casi ovviamente l’attenzione va posta al momento in cui l’apparecchio entra in contratto con il paziente per poter svolgere la sua funzione.

La zona del paziente è predeterminata, nel caso contrario dovranno essere prese in considerazione tutte le possibili posizioni che il paziente può assumere nel corso della degenza.

Per maggiori informazioni sull’istallazione di impianti elettrici efficienti nelle strutture sanitarie, contatta i tecnici Sistel. Considerata l’importanza che questo tipo di intervento ha, è sempre bene affidarsi a un lavoro professionale.

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