Quali sono gli elementi di un impianto elettrico domestico

Quali sono gli elementi di un impianto elettrico domestico

Qualsiasi edificio che sia abitabile, sia esso un’abitazione o un ufficio, necessita di un impianto elettrico che serve a garantire il funzionamento corretto dell’ambiente. Esso è un componente tecnico molto importante che serve a determinare pure il comfort degli ambienti abitati. L’impianto elettrico tuttavia è costituito da tanti pezzi molto complessi ed articolati, che possono risultare addirittura pericolosi. Ecco perché le norme che si occupano di disciplinare la costruzione e l’installazione degli impianti sono piuttosto rigide e molto attente all’aspetto sicurezza. In particolare, esistono delle specifiche norme che regolamentano un impianto elettrico domestico, e stabiliscono quali sono gli elementi fondamentali da tenere sotto controllo, che devono essere installati necessariamente da ditte autorizzate.

La norma che disciplina l’installazione di impianti elettrici domestici

La norma che si occupa di regolare la questione legata all’impianto elettrico, è quella del Comitato Elettrotecnico Italiano Cei 64-8 che è entrata in vigore a partire dal primo Marzo del 1993. C’è stata poi una successiva variante della norma chiamata V3, entrata in vigore a Settembre 2011. Pure l’impianto elettrico come qualsiasi impianto, deve essere conforme al Decreto emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico numero 37 del 2008. Nella legge si parla di tre tipi di impianti, che si differenziano per i livelli di sicurezza, e sono più o meno adatti ad una specifica abitazione. In più vengono indicati gli elementi principali di ciascun impianto elettrico.

impianto elettrico lecce

Interruttore magneto termico

Un impianto elettrico è caratterizzato da un dispositivo dotato di protezione, il quale consiste in un’interruzione improvvisa di corrente nel caso in cui il sistema rilevi un flusso di corrente ed una tensione altamente superiore a quella normale. Si evita in tal modo il formarsi di un corto circuito quando si verifica un riscaldamento troppo elevato dei conduttori elettrici che rischia di provocare un sovraccarico di corrente.

Centralino

Il centralino costituisce il quadro elettrico di una casa, (chiamato anche quadro di distribuzione) ed è solitamente collocato vicino alla porta di ingresso. Esso serve ad alimentare o scollegare luci, prese di corrente, e elettrodomestici dell’utenza ed è formato da tre interruttori, uno generale e due differenziali chiamati salvavita, mentre il numero di linee dipende dalla grandezza dell’abitazione. Sul centralino ci sono poi i punti prese che servono per l’attacco degli elettrodomestici, gli interruttori magnetici, gli interruttori semplici che sono da comando per i punti luce ed un sistema di messa a terra dell’impianto.

Potenza fornita e divisione in circuiti

Per un’abitazione la potenza in kilowatt che viene erogata da gestore che eroga energia elettrica viene stabilita a seconda della grandezza della casa. Infatti, per un’abitazione fino a 75 mq, si erogano in genere minimo 3kw, mentre oltre i 75mq, se ne erogano minimo 6. Qualora tuttavia si necessitasse di maggiore energia elettrica, si può sempre richiedere al gestore. La norma che regola gli impianti elettrici domestici ha poi stabilito che un altro elemento fondamentale sono gli interruttori differenziali, per creare punti luce e forza, ed evitare che a causa di un’interruzione nell’erogazione dell’energia elettrica, si rimanga completamente al buio, posizionando vari interruttori magnetotermici a seconda della grandezza della casa e dei metri quadri. La legge prescrive pure dei dispositivi di richiusura automatica ed interruttori ad immunità rinforzata, per dare continuità all’erogazione di corrente elettrica quando ci sono scatti improvvisi.

Vi ricordiamo che per progettare o metter mano ad un impianto elettrico è necessario rivolgersi ad un elettricista, che stabilirà collegamenti e linee in modo corretto e sicuro.

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