Gruppo di continuità: come sceglierlo

Un gruppo di continuità (indicato anche attraverso l’uso della sigla UPS, dall’inglese Uninterruptible Power Supply) è un dispositivo che consente di mantenere un’alimentazione costante degli apparecchi elettrici. E’ soprattutto utile per rimuovere disturbi presenti all’interno dell’energia elettrica, quali i picchi o i cali di tensione, che  causano un blocco dell’attività e dei processi produttivi.

Inoltre un gruppo di continuità è in grado di fornire energia ai dispositivi in assenza di corrente elettrica, utilizzando l’energia immagazzinata all’interno della propria batteria.

Un UPS può essere utilizzato in varie situazioni ed è di grande utilità in caso di blackout. Permette, ad esempio, di proteggere e garantire l’alimentazione costante dell’hardware, come il proprio personal computer o data center aziendali. Attraverso l’UPS si possono gestire macchine che mantengono in vita i pazienti ricoverati all’interno degli ospedali.

Senza un gruppo di continuità le apparecchiature elettroniche potrebbero subire danni all’alimentazione e a tutto l’hardware presente in esse, con perdita parziale o totale dei dati.

La principale differenza esistente tra un gruppo di continuità ed un generatore di corrente consiste nel fatto che un UPS è in grado di fornire in maniera istantanea una fonte di alimentazione alternativa rispetto alla rete elettrica.

Come funziona il gruppo di continuità

Il Gruppo Statico di Continuità riceve in ingresso una tensione di alimentazione monofase (230 Vac) o trifase (380 Vac), fornendo in uscita una tensione alternata ben stabilizzata di 230 Vac senza interruzione nell’erogazione, anche quando l’energia elettrica della rete di distribuzione pubblica viene a mancare.

Per permettere questo il gruppo di continuità contiene al suo interno una serie di batterie che vengono caricate preventivamente, e forniscono energia quando la corrente elettrica esterna è mancante o subisce variazioni.

Il tempo in cui l’UPS sopperisce alla mancanza di alimentazione della rete pubblica dipende dal carico informatico che deve sostenere e dal dimensionamento delle batterie al suo interno.

Tipologie gruppo di continuità

E’ bene scegliere la potenza dell’UPS in base alla quantità di energia assorbita dai vari dispositivi. Esteriormente un gruppo di continuità si presenta generalmente come un parallelepipedo di differenti dimensioni. Generalmente un gruppo di continuità si compone di:

  • una batteria in grado di immagazzinare energia;
  • di un alimentatore per caricare la batteria e di un inverter che genera corrente elettrica prelevando l’energia immagazzinata dalla batteria stessa.

 Gli elementi più visibili sono:

  • le prese, che possono variare in tipologia e quantità. I dispositivi casalinghi offrono solitamente alcune prese Schuko, ma alcuni modelli professionali hanno anche prese IEC 320 C13;
  • connettori di rete o USB, che permettono di gestire alcuni parametri tramite dispositivi connessi.

Spesso troverete solo un pulsante per l’accensione, mentre se si tratta di un dispositivo più avanzato che offre alcune funzioni di configurazione, potrete trovare un LCD e alcuni pulsanti per interagire.

Esistono varie categorie di gruppi di continuità, ma le due principali sono gli UPS on-line e quelli off-line. Per quanto riguarda i gruppi di continuità on-line, in caso di black out l’energia viene erogata dall’inverter utilizzando la carica della batteria, garantendo quindi un funzionamento continuo.

I gruppi di continuità off-line invece erogano energia qualche millisecondo dopo il black-out; si viene così a creare un piccolo intervallo temporale durante il quale il carico non risulta essere alimentato. Questa soluzione consente di realizzare dispositivi più economici che possono essere utilizzati in situazioni “non critiche” come ad esempio l’alimentazione del proprio personal computer.

È possibile controllare a distanza un gruppo di continuità dal proprio PC; in tal caso, l’UPS debitamente connesso alla porta USB del computer invia a quest’ultimo una serie di informazioni circa il proprio stato, consentendo eventualmente al PC di salvare le informazioni all’interno del disco rigido ed eseguire lo spegnimento (shutdown) per evitare una eventuale perdita di dati.

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