Impiantistica studio odontoiatrico: come progettarla

Quando si decide di avviare un nuovo studio dentistico vi sono diversi aspetti che bisogna considerare durante la progettazione, come l’impiantistica. É infatti fondamentale iniziare considerando l’area suddivisa in due spazi ben definiti: da una parte la zona extra clinica e dall’altra la zona clinica, che dovrà rispettare determinati requisiti di legge. Una parte fondamentale durante la realizzazione di un nuovo studio odontoiatrico è sicuramente l’installazione di un corretto sistema impiantistico. Quest’ultimo si suddivide in impianti meccanici ed elettrici.

Gli impianti meccanici

Quando si arriva all’installazione degli impianti è fondamentale avere alcuni accorgimenti, poiché in seguito è estremamente difficile e oneroso apportare modifiche. Per quanto riguarda l‘impianto idrico, per esempio, è importante ricordarsi di installare filtri sulla rete dell’acqua, così da evitare depositi calcarei sugli strumenti utilizzati. Inoltre è consigliabile sezionare l’impianto con un collettore così da evitare di bloccare completamente il flusso dell’acqua in caso di riparazioni. Gli accorgimenti invece da avere nell’impianto di aria compressa sono in primo luogo di inserire un collettore nella sala macchina in cui sarà posizionato il compressore e in seguito predisporre lo schema dell’impianto ad anello così da evitare cali di pressione. Un altro passo fondamentale sarà la scelta del tipo di impianto di aspirazione chirurgica. Ne esistono infatti di diversi tipi (ad aria, liquido o umido) a seconda del tipo di attività che svolgerà maggiormente lo studio. Nel caso in cui lo studio preponderà per attività di tipo chirurgico sarà preferibile scegliere un impianto con anello liquido, se invece verranno effettuate maggiormente protesi la scelta più corretta è quella di un anello ad umido o ad aria. L’ultimo impianto da curare è quello del trattamento dell’aria. Questo impianto è fondamentale per garantire non solo il ricambio e la deumidificazione dell’aria ma anche il mantenimento di una temperatura corretta all’interno dello studio. Se il locale non dovesse essere di grandi dimensioni si può optare per un impianto canalizzato (con notevole risparmio di denaro), altrimenti sarà necessario scegliere un sistema con ventilconvettori.

Gli impianti elettrici

L’impianto elettrico è un altro aspetto importante per il funzionamento di uno studio odontoiatrico. La progettazione e l’installazione è normato dal D.M. 37/08 e dalla norma tecnica CEI 64/8. Secondo quanto riportato da queste disposizioni l’impianto elettrico può essere realizzato solo da un professionista con abilitazione e deve essere obbligatoriamente fornito di messa a terra. L’impresa responsabile dovrà inoltre rilasciare una dichiarazione di conformità. Dopodiché sarà dovere del titolare provvedere alla manutenzione e verifica biennale. Secondo sempre la normativa per questo tipo di attività è prevista l’installazione di due interruttori autonomi per gestire separatamente i macchinari e il resto degli elementi dello studio. In questo ambito sono compresi anche gli impianti di servizio, cioè tutti quei servizi che facilitano l’attività dello studio. Tra questi troviamo per esempio l’impianto di antifurto, quello citofonico e telefonico oltre che di videosorveglianza interna ed esterna.

Ad oggi è possibile gestire tutti questi sistemi anche attraverso un impianto di tecnologia domotica.

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